mercoledì 2 luglio 2008

Buona estate

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GLI EUROPEI DI OFF-LINE: La Spagna festeggia, l’Italia richiama Lippi

Ecco l’articolo presente nel numero 22 di off-line per la rubrica sui campionati europei “Gli europei di off-line”

Le ultime tre partite di Euro 2008 sono andate come molti avevano pronosticato: in semifinale vittorie di Germania e Spagna e trionfo degli iberici nella finale. Contro una Turchia arrivata a un passo dalla finale secondo molti per fortuna e senza numerosi giocatori, la Germania ha vinto solo all’ultimo minuto, dopo essere stata messa sotto per tutto il primo tempo. La Spagna, invece, che era attesa da una prova sulla carta più difficile, ha superato per 3 a 0 la Russia, mai entrata in partita. In finale, dopo aver assistito nei primi minuti per la prima volta in questi campionati europei a una Spagna costretta a difendersi, le furie rosse sono salite in cattedra trovando prima un palo e poi il gol del vantaggio con Torres, legittimando ampiamente il successo nella ripresa e aggiudicandosi il secondo europeo della propria storia dopo quello conquistato 44 anni fa’ in casa.

E mentre a Madrid i tifosi fanno festa, a Coverciano Donadoni fa la valigia e arriva, anzi ritorna, Lippi. Se dalla stampa Donadoni è stato considerato in maniera altalenante esclusivamente in base ai risultati (come al solito), invece la Federazione, dopo la parentesi di Guido Rossi commissario, non ha mai visto di buon occhio l’ex calciatore del Milan, tant’è che già era stato un segnale il modo con il quale gli era stato rinnovato il contratto. Lippi aveva lasciato la nazionale dopo il trionfo di Berlino, andando via da vincitore, e forse consapevole che sarebbe stato difficile ripetersi. Oggi torna, acclamato come colui che potrebbe ridare all’Italia quel gioco che in Austria e Svizzera non abbiamo visto. Ma nei mondiali del 2006 l’Italia non giocò affatto bene: superò un girone che era facile in confronto a quello che ci è toccato agli europei, agli ottavi vinse con l’Australia grazie a un rigore dubbio all’ultimo minuto, ai quarti ebbe la fortuna di incontrare l’Ucraina e si aggiudicò la coppa ai rigori contro una Francia che era stata tutt’altro che inferiore agli azzurri. L’unica grande partita l’Italia di Lippi la giocò contro la Germania. Ma anche l’Italia di Donandoni una buona partita l’ha fatta: quella con la Francia. Poi contro la Spagna, che solo contro gli azzurri ha chiuso i tempi regolamentari senza segnare e senza vincere, la sconfitta, seppur meritata, è arrivata ai rigori. Sì, proprio quei rigori che a Berlino valsero il titolo di campioni del mondo. Come l’Italia di Donandoni non ha brillato, nemmeno quella di Lippi fu esaltante. L’unica differenza fu che quella riuscì a vincere, perché nel calcio non sempre vince chi gioca meglio. A Berlino non è successo. A Vienna sì.


Andrea Pranovi

andrea.pranovi@underpress.it




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E’ stato pubblicato il numero 22 di off-line,
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