I rigori per la nostra nazionale sono stati sinonimo di sconfitta per tre edizioni consecutive dei mondiali: Italia ‘90, Usa ‘94 e Francia ‘98. Poi, invece, i tiri dal dischetto hanno cominciato a portare bene agli azzurri, con la vittoria in semifinale sull’Olanda a Euro 2000 e soprattutto il successo sulla Francia che è valso la coppa del Mondo a Berlino nel 2006. Ma oggi, a dieci anni da quel rigore sulla traversa di Di Biagio che ci costò l’eliminazione dai mondiali francesi, l’Italia ritrova la sconfitta dagli undici metri. A dire la verità, nel quarto di finale di Euro 2008 contro la Spagna, ci è andata pure troppo bene che siamo arrivati alla “lotteria” dei rigori. Nei novanta minuti regolamentari e nei tempi supplementari le furie rosse sono state superiori, sia sotto il profilo atletico che sul piano tattico. La Spagna, come visto anche durante la prima fase, gioca meglio: è più forte e ha vinto. Che poi all’Italia mancassero Cannavaro, Gattuso e Pirlo è un altro discorso. Nella notte calcisticamente amara di Vienna, da segnalare la grandissima prestazione in difesa di Chiellini e la pessima partita, la quarta di questo europeo, giocata da Toni. Gli azzurri fanno le valige. Tra un anno a Johannesburg, nella Confederations Cup, avranno modo di riscattare un europeo non esaltante, partita con la Francia esclusa.
E pensare che negli altri tre quarti di finale il verdetto del campo aveva ribaltato ciò che si era visto nella prima fase. Il Portogallo spettacolare qualificato ai quarti con un turno d’anticipo è stato eliminato da quella Germania che si era qualificata solamente alla terza giornata. La Turchia, passata dal proprio girone grazie alla papera di Cech nella partita contro la Repubblica Ceca, ha superato ai calci di rigore, ancora una volta dopo essere passata in svantaggio, la Croazia, che aveva chiuso la prima fase a punteggio pieno. La Russia, invece, ha battuto ai supplementari l’Olanda, che nella fase a gironi era stata la squadra che aveva espresso il miglior calcio di Euro 2008.
Ora in semifinale assisteremo a Germania-Turchia, con i tedeschi favoriti, anche per le tante assenze nella formazione di Terim, la quale ha però dimostrato di saper sovvertire ogni pronostico, e a Russia-Spagna (già giocata nel gruppo D con vittoria per 4 a 1 degli spagnoli), che per quello che abbiamo visto finora potrebbe essere una partita caratterizzata dall’alto livello di spettacolarità.
Un pronostico? Passano la Germania e, non senza difficoltà, la Spagna. E in finale vittoria degli iberici, meritata per quello che gli uomini di Argaones hanno fatto nelle prime quattro partite dell’europeo.
Andrea Pranovi