Dopo 90 minuti ad alta intensità, finisce due a due la sfida tra la Lazio, reduce da otto vittorie consecutive, e l’Ascoli, fanalino di coda della serie A.
PRIMO TEMPO. A fare la partita nella prima frazione di gioco sono gli uomini di Delio Rossi. Al 19’, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Rocchi colpisce il palo, sulla cui ribattuta Stendardo segna, ma viene pescato in posizione irregolare. Un minuto dopo Rocchi approfitta di un errore della difesa bianconera e serve Pandev, che a tu per tu con Eleftheropulos prova il colpo ad effetto sprecando una buona occasione. Al 26’ altra occasione per la Lazio, ma Mauri, da posizione ravvicinata, calcia addosso al portiere dell’Ascoli. L’Ascoli si difende bene e in alcune circostanze riesce anche a rendersi pericoloso, come quando, al 32’, Soncin calcia di destro da fuori area sfiorando il palo della porta laziale.
SECONDO TEMPO. Nella ripresa parte bene l’Ascoli: al 4’ Soncin, con un gran tiro dalla distanza, costringe Peruzzi al miracolo, mentre al 10’ Guberti conclude un’azione personale calciando sull’esterno della rete. Al 12’ Stendardo, su calcio d’angolo di Ledesma, colpisce la traversa. Al 25’ un cross di Pesce trova la testa di Soncin, che batte Peruzzi, non impeccabile nell’uscita, per il vantaggio dei padroni di casa. Ma la Lazio reagisce e tre minuti dopo pareggia con Rocchi, bravo a raccogliere una respinta di Eleftheropulos. Al 31’ Di Biagio dalla distanza colpisce la traversa a Peruzzi battuto, la palla arriva a Bjelanovic, atterrato da Stendardo: espulsione per il difensore biancoceleste e calcio di rigore per l’Ascoli, che si porta nuovamente in vantaggio con l’esecuzione dal dischetto dello stesso Di Biagio. Pochi minuti dopo la squadra marchigiana sfiora la terza rete con un tiro dal limite di Boudianski ben parato dal portiere dei capitolini. La Lazio, seppur in inferiorità numerica, non si arrende e al 35’ Jimenez, da buona posizione, impegna severamente Eleftheropulos. A sei minuti dalla fine la squadra biancoceleste trova il pareggio, con il fantasista cileno che controlla di petto e scarica a rete sul lancio di Mudingayi. L’ultima occasione del match è per i bianconeri, ma una bordata di Boudianski è respinta da Peruzzi.
MALE IL CENTROCAMPO. Se la Lazio non è riuscita ad ottenere il non successo consecutivo, buona parte della colpe sono dei centrocampisti della squadra biancoceleste. Il peggiore in campo è stato Ledesma: l’argentino ha sbagliato una quantità innumerevole di palloni, rendendo inutili i tanti inserimenti dei compagni di squadra. Mauri, in calo da qualche settimana, ha disputato una delle peggiori partite di questo campionato, mentre anche Manfredini e Mudingayi, che stanno attraversando un periodo di buonissima forma, non hanno brillato. La musica è cambiata quando Delio Rossi ha deciso di gettare nella mischia Jimenez, che ha realizzato il gol del pareggio laziale.
BRAVO BRIGHI. Anche se nel nostro paese siamo abituati a criticare con estrema facilità i direttori di gara, stavolta è il caso di applaudire l’arbitro Brighi e i suoi assistenti, i quali non hanno sbagliato praticamente nulla nella partita del Del Duca. Nelle situazioni difficili, infatti, la terna arbitrale è sempre stata ineccepibile: il gol annullato a Stendardo nel primo tempo era irregolare; giuste le ammonizioni per simulazione a Soncin e a Bjelanovic, le cui cadute a velocità naturale avrebbero anche potuto trarre in inganno; esatta la decisione di dare il penalty all’Ascoli e la conseguente espulsione di Stendardo.
Andrea Pranovi
andrea.pranovi@libero.it
PRIMO TEMPO. A fare la partita nella prima frazione di gioco sono gli uomini di Delio Rossi. Al 19’, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Rocchi colpisce il palo, sulla cui ribattuta Stendardo segna, ma viene pescato in posizione irregolare. Un minuto dopo Rocchi approfitta di un errore della difesa bianconera e serve Pandev, che a tu per tu con Eleftheropulos prova il colpo ad effetto sprecando una buona occasione. Al 26’ altra occasione per la Lazio, ma Mauri, da posizione ravvicinata, calcia addosso al portiere dell’Ascoli. L’Ascoli si difende bene e in alcune circostanze riesce anche a rendersi pericoloso, come quando, al 32’, Soncin calcia di destro da fuori area sfiorando il palo della porta laziale.
SECONDO TEMPO. Nella ripresa parte bene l’Ascoli: al 4’ Soncin, con un gran tiro dalla distanza, costringe Peruzzi al miracolo, mentre al 10’ Guberti conclude un’azione personale calciando sull’esterno della rete. Al 12’ Stendardo, su calcio d’angolo di Ledesma, colpisce la traversa. Al 25’ un cross di Pesce trova la testa di Soncin, che batte Peruzzi, non impeccabile nell’uscita, per il vantaggio dei padroni di casa. Ma la Lazio reagisce e tre minuti dopo pareggia con Rocchi, bravo a raccogliere una respinta di Eleftheropulos. Al 31’ Di Biagio dalla distanza colpisce la traversa a Peruzzi battuto, la palla arriva a Bjelanovic, atterrato da Stendardo: espulsione per il difensore biancoceleste e calcio di rigore per l’Ascoli, che si porta nuovamente in vantaggio con l’esecuzione dal dischetto dello stesso Di Biagio. Pochi minuti dopo la squadra marchigiana sfiora la terza rete con un tiro dal limite di Boudianski ben parato dal portiere dei capitolini. La Lazio, seppur in inferiorità numerica, non si arrende e al 35’ Jimenez, da buona posizione, impegna severamente Eleftheropulos. A sei minuti dalla fine la squadra biancoceleste trova il pareggio, con il fantasista cileno che controlla di petto e scarica a rete sul lancio di Mudingayi. L’ultima occasione del match è per i bianconeri, ma una bordata di Boudianski è respinta da Peruzzi.
MALE IL CENTROCAMPO. Se la Lazio non è riuscita ad ottenere il non successo consecutivo, buona parte della colpe sono dei centrocampisti della squadra biancoceleste. Il peggiore in campo è stato Ledesma: l’argentino ha sbagliato una quantità innumerevole di palloni, rendendo inutili i tanti inserimenti dei compagni di squadra. Mauri, in calo da qualche settimana, ha disputato una delle peggiori partite di questo campionato, mentre anche Manfredini e Mudingayi, che stanno attraversando un periodo di buonissima forma, non hanno brillato. La musica è cambiata quando Delio Rossi ha deciso di gettare nella mischia Jimenez, che ha realizzato il gol del pareggio laziale.
BRAVO BRIGHI. Anche se nel nostro paese siamo abituati a criticare con estrema facilità i direttori di gara, stavolta è il caso di applaudire l’arbitro Brighi e i suoi assistenti, i quali non hanno sbagliato praticamente nulla nella partita del Del Duca. Nelle situazioni difficili, infatti, la terna arbitrale è sempre stata ineccepibile: il gol annullato a Stendardo nel primo tempo era irregolare; giuste le ammonizioni per simulazione a Soncin e a Bjelanovic, le cui cadute a velocità naturale avrebbero anche potuto trarre in inganno; esatta la decisione di dare il penalty all’Ascoli e la conseguente espulsione di Stendardo.
Andrea Pranovi
andrea.pranovi@libero.it
1 commento:
Un saluto a tutto il popolo della notte!!!talk radio sport ha varcato i confini nazionali ed e' ufficialmente la trasmissione piu' seguita in olanda!!!nella vita frenetica e folle del paese dei balocchi risuona nel cuore di tutti un solo nome: PRANOVIC PRANOVIC PRANOVIC!!! daje andre' che puoi fa' bene!!
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