Il Manchester ha battuto la Roma per 7 a 1 umilandola. La serata, però, non deve essere gettata nella sua interezza al cestino: si deve ripartire dagli errori (gravi in questo caso) per cercare di migliorarsi.
La squadra è apparsa lunga tra i reparti, in particolare i due centrocampisti mediani rispetto al resto dell'attacco, quando invece sarebbe stato auspicabile l'inserimento di un uomo in più in mezzo al campo a scapito di uno tra Willhemsonn o Vucinic (non all'altezza). A parziale scusante di Mister Spalletti, va detto che la panchina presente a Manchester era completamente priva di esperienza; un calciatore come Tommasi sarebbe ricuramente servito alla causa romanista.
La squadra ha fatto dei notevoli passi in avanti per quanto riguarda il comportamento disciplinare; sono diminuite le schiocchezze all'interno del rettangolo di gioco e il buon lavoro svolto da Spalletti è sotto gli occhi di tutti. Ma non va scambiato il sano fair play con la mancanza di agonismo: in 180 minuti il Signor Cristiano Ronaldo, la vera spina al fianco della Roma, non è mai stato contrastato dai difensori romanisti con un minimo di vigoria, alla "vecchia maniera", magari nella speranza di intimorirne la prestazione. Quanto detto è inaccettabile in una competizione come la Champins League, dove la fisicità è una componente essenziale, forse fondamentale, per avere la meglio sull'avversario.
La Roma è mancata in esperienza, quella che ha dimostrato il Milan contro il Bayern. Si è fatta intimorire dall'ambiente dell'Old Trafford e da una squadra di cui sono state esaltate le qualità migliori.
A Mister Spalletti, augurandogli di arrivare ad allenare la Roma per 20 anni, emulando il suo collega d'oltre Manica, diamo questo consiglio: "prenda lezioni da Sir Alex Ferguson, si faccia dire come si abbina la classe del cappotto Loden, alla masticazione del chewingum poco ortodossa (bocca aperta) durante i match...magari si faccia dire quale marca...probabilmente anche quella ha una storia !!".
Alberto Piperno
La squadra è apparsa lunga tra i reparti, in particolare i due centrocampisti mediani rispetto al resto dell'attacco, quando invece sarebbe stato auspicabile l'inserimento di un uomo in più in mezzo al campo a scapito di uno tra Willhemsonn o Vucinic (non all'altezza). A parziale scusante di Mister Spalletti, va detto che la panchina presente a Manchester era completamente priva di esperienza; un calciatore come Tommasi sarebbe ricuramente servito alla causa romanista.
La squadra ha fatto dei notevoli passi in avanti per quanto riguarda il comportamento disciplinare; sono diminuite le schiocchezze all'interno del rettangolo di gioco e il buon lavoro svolto da Spalletti è sotto gli occhi di tutti. Ma non va scambiato il sano fair play con la mancanza di agonismo: in 180 minuti il Signor Cristiano Ronaldo, la vera spina al fianco della Roma, non è mai stato contrastato dai difensori romanisti con un minimo di vigoria, alla "vecchia maniera", magari nella speranza di intimorirne la prestazione. Quanto detto è inaccettabile in una competizione come la Champins League, dove la fisicità è una componente essenziale, forse fondamentale, per avere la meglio sull'avversario.
La Roma è mancata in esperienza, quella che ha dimostrato il Milan contro il Bayern. Si è fatta intimorire dall'ambiente dell'Old Trafford e da una squadra di cui sono state esaltate le qualità migliori.
A Mister Spalletti, augurandogli di arrivare ad allenare la Roma per 20 anni, emulando il suo collega d'oltre Manica, diamo questo consiglio: "prenda lezioni da Sir Alex Ferguson, si faccia dire come si abbina la classe del cappotto Loden, alla masticazione del chewingum poco ortodossa (bocca aperta) durante i match...magari si faccia dire quale marca...probabilmente anche quella ha una storia !!".
Alberto Piperno
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