I LAZIALI NON TIFANO INTER - Per quanto riguarda la questione del tifo parlo in prima persona, essendo un tifoso laziale. Cominciamo subito dicendo che tifare contro la propria squadra è impossibile: nessun tifoso vero riuscirebbe a esultare a un gol preso dalla propria squadra. Ma entriamo nel caso specifico di questa Lazio-Inter. Il campionato biancoceleste è stato finora tutt’altro che esaltante, e da qui alla fine non dovrebbe regalare colpi di scena: la Lazio non rischia di andare in b, perché ci sono diverse squadre oggettivamente più scarse, ma neanche può sperare di piazzarsi per un posto Uefa. Quindi, mentre l’Inter è venuta all’Olimpico a giocarsi una sfida importante per lo scudetto, per la Lazio la partita rappresenta sì un match contro una grande, ma per quanto riguarda la classifica non offre particolari spunti. E allora ecco che il mio approccio alla partita come tifoso è stato il seguente: voglio vedere una grande Lazio (anche per evitare i sospetti dei romanisti) e non voglio vederla perdere, però se dovesse accadere (difficile, a dire la verità, contro l’Inter di questi tempi) non sarà certo una sconfitta che brucerà molto, visto che sarebbe bugiardo da parte mia dire che lo scudetto alla Roma mi lascerebbe indifferente.
LA LAZIO FERMA L’INTER - Volevo vedere una grande Lazio, e così è stato. All’Olimpico l’Inter va in vantaggio con Crespo nell’unica vera azione costruita dalla squadra di Mancini. Poi sale in cattedra la Lazio, che fa la partita e nella ripresa trova il pareggio con Rocchi. I biancocelesti colpiscono anche due traverse e si vedono negare un rigore abbastanza evidente. 1 a 1: allontanati i sospetti della vigilia. Altro che “biscotto”: la mia Lazio ferma l’Inter e fa aumentare sempre più le possibilità di scudetto dei cugini.
ROMA, PAREGGIO A CAGLIARI - Anche la Roma, impegnata nell’altro anticipo a Cagliari, fa 1 a 1. La squadra di Spalletti va sotto con un’autorete di Ferrari, pareggia con Totti e sfiora in diverse occasioni il vantaggio che non riesce a trovare per il portiere avversario Storari, per il palo colpito da Mancini e per i molti errori sotto porta.
GIALLOROSSI FAVORITI PER LO SCUDETTO - Resta quindi di quattro punti il divario tra l’Inter e la Roma, ma indipendentemente dal numero dei punti, a sette giornate dalla conclusione del campionato, appare evidente come i giallorossi siano nettamente i favoriti. L’Inter dall’inizio del 2008 ha perso smalto, ma se fino alla partita di Liverpool era comunque riuscita a non perdere colpi, dopo l’eliminazione dalla Champions le difficoltà della squadra nerazzurra sono cresciute vistosamente, che in poche settimane ha perso molti dei punti che aveva di vantaggio sulla Roma e sembra non riuscire più a ritrovare se stessa. La gara dell’Olimpico non ha fatto altro che confermare ciò, mentre a Cagliari il pareggio della Roma sembra soltanto frutto degli episodi e del caso. I giallorossi sono più in forma dell’Inter, giocano meglio e hanno dalla loro un calendario in discesa, che da qui alla fine vedrà affrontarli solamente squadre piccole, mentre l’Inter ha sul proprio cammino ancora la Fiorentina, il Milan e il derby regionale a Bergamo con l’Atalanta.
Andrea Pranovi