lunedì 24 settembre 2007

Roma-Juve, uno spettacolo che c'era mancato

La diatriba tra Sky e Lega Calcio per i diritti televisivi della serie B porta la Confindustria del calcio italiano a non posticipare il big match della quarta di campionato Roma-Juve alle 20,30. La sfida dell'Olimpico, una classica del nostro calcio, si gioca domenica pomeriggio alle 15. La scelta non è ovviamente gradita alla pay-tv di Murdoch, ma rende invece felici gli appassionati di calcio, coloro che in questo sport riescono ancora a vedere i sentimenti e la passione, i romantici del pallone. L'orario pomeridiano ci riporta indietro di qualche anno, ci riporta a un calcio diverso. Il colpo d'occhio dell'Olimpico è da brividi e la partita non delude le aspettative.
La Roma, capolista a punteggio pieno, è favorita, ma la Juve si presenta all'Olimpico con le tre punte. La partita si gioca a ritmi alti e regala emozioni a non finire ai quasi 70mila spettatori presenti sugli spalti. Trezeguet porta in vantaggio i bianconeri, ma poi una doppietta di Totti permette alla Roma di chiudere il primo tempo in vantaggio.
Nella ripresa la Roma è più tonica, ma le parate di Buffon e un clamoroso errore di Perrotta evitano la terza rete giallorossa. L'occasione più grossa però è per Del Piero, che calcia alto un rigore. A due minuti dalla fine, un colpo di testa velenoso di Iaquinta beffa Doni per il definitivo 2 a 2. Si chiude in parità una gran partita, dominata dalla voglia di vincere, e non, come troppo spesso accade nel nostro campionato dalla paura di perdere.
Andrea Pranovi

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